Saturday, December 9, 2006

Lontananza...

Non riesco a staccarmi da qui… non riesco a distogliere il pensiero dalla morte di un mio amico, alla perdita di altre persone, perché sto rimanendo solo? Perché molte delle persone che conosco stanno scomparendo o si stanno perendo nella nebbia che avvolge la vita. La vita è dura e strana. Persone che se ne vanno altre che finiscono nella morsa della droga o della depressione. Che cos’è un’altra condanna della vita? Un altro prezzo da pagare per avere qualcosa di meglio?

C’è una sola certezza; sto rimanendo solo.

Monday, December 4, 2006

La nostra condanna parte prima

La musica scorre tranquillamente, una musica dolce, triste, niente di particolare... la solita triste canzone dell'ennesima cantante delusa di amore che canta della sua delusione affettiva. Lo sono anch'io. Perché? Eppure non ho niente che non va, invece si, sono triste. Sono in grado di nascondere dietro ad una maschera quello che veramente provo, perché? E' la conferma che Pirandello aveva ragione, la sua teoria delle maschere è vera, mostriamo sempre delle facce diverse in base alle situazioni in cui ci troviamo quotidianamente. Perché ci vogliamo così male? Perché ci nascondiamo sempre dietro a quello che non siamo? Abbiamo paura di rivelare la nostra vera natura che è al più sana, la più genuina, la più naturale per paura di non essere capiti o accettati dagli altri, dalla società. Si, la colpa va ricercata nella società che ci vuole sempre sorridenti, professionali e vincenti, ma in realtà non siamo così. Siamo nudi e indifesi nei confronti degli eventi della vita che siano positivi o negativi. Ce li creiamo noi i problemi, noi che siamo più intelligenti e sensibili di altri. Perché? Perché è la nostra condanna. La condanna delle persone brillanti sta proprio nella riuscita e nella gestione dei sentimenti personali. “Va tutto bene” ci ripetiamo e diciamo agli altri, ma in realtà siamo a terra e più diciamo la bugia e più sprofondiamo nel delirio della nostra mente, in quel girone pieno di domande dal quale non riusciamo ad emergere se non con delle isolate e grandi emersioni verso la superficie... quando lo facciamo siamo soli nella notte a chiaro di luna e nessuno ci può vedere nella nostra danza di gioia e potere. Peccato, perché siamo bellissimi, fortissimi e nessuno ci può fermare. Nella notte diventiamo altre persone e al mattino ci accorgiamo che era solo una scheggia di passione che la mattina soffochiamo per tornare ad indossare una maschera, come un sub che senza di essa avrebbe problemi nella sua discesa ha bisogno di essa per muoversi in un mondo pieno di limitazioni. Un peso che è pieno di spinte verso il basso, come ci vuole la società... mille mani come alghe ci trattengono per non farci sguizzare via come anguille elettriche al chiaro di luna. Siamo costretti a stare li per il tempo necessario alla nostra sopravvivenza momentanea e farci ancora dire: “Ciao, come stai? Tutto bene? E ieri?...” e farci vomitare un sacco di parolacce dalla nostra sorridente e finta bocca che nel frattempo decidiamo di curarci lavandocela ogni volta che mangiamo e con visite di controllo da un dentista di fiducia che non ha che un solo pensiero; più sedute = più guadagno per la mia vacanza alle Maldive. Non tutti i medici e dentisti sono uguali, i peggiori liberi professionisti sono gli avvocati e notai che nel primo caso hanno il naso più lungo di Pinocchio e nel secondo contano ogni piccola goccia di inchiostro che esce da una semplice penna a sfera.

Ma qual'è il mio vero problema?

Non lo so. Forse sono solo stanco di un sacco di cose negative e positive che vedo attorno a me, non è gelosia, ma non riesco a vedere persone molto felici e non capisco come facciano ad essere così gioiose in un momento così brutto della loro vita. Quale momento brutto? La gioventù, perché è brutta? Perché passa e vola via, passa e se non sei accompagnato non sarai mai felice, il non poter dividere qualcosa di concettualmente bello con un a persona che è qualcosa di più di una semplice sorella, amica o mamma è molto difficile da descrivere. Eppure ci sono persone che come me sono sole eppure sono felici, non trovi? Non è vero che sono felici, usano una maschera molto potente, nel loro interno sono più tristi di me o al mio pari. L'amicizia è una delle più grandi bugie del mondo come l'amore, amare una persona è molto difficile, si fanno promesse per poi non riuscire mai a mantenerle e nell'amicizia invece siamo molto falsi nel dire si invece di no perché sappiamo che può ferire i sentimenti delle altre persone. Le parole sono armi più pericolose di qualsiasi lama o oggetto affusolato di metallo riempito di esplosivo, entrano nel profondo e ci rimangono. Creano cicatrici invisibili che non si rimarginano mai e il problema maggiore è quando sono state dette e da chi. Molte volte quelle stesse parole dolci ci possono indurre a suicidi mentali enormi e si rivoltano proprio contro di noi che le abbiamo dette, scritte o pronunciate. Odiamo ogni persone compresa noi stessi, io mi odio in mille modi. Non è un problema di sesso, quello è facile da reperire; ci sono tanti uomini e donne, basta trovare il luogo giusto e la maschera giusta. Sono stufo della carne, voglio il cervello... persone come me preferiscono una persona con la quale sfidarsi a pugni mentalmente invece di parlare con un vaso vuoto che ha un solo metodo per essere riempito. Anche per il sesso usiamo una maschera con i nostri amici, parliamo di organi genitali maschili e femminili come se fossero oggetti solo per sentirci accettati dagli altri “Hai visto che roba? Non male la signora però, non trovi?” è l'ennesima espressione per essere accettati quando in realtà basterebbe parlare un po' di più e confrontarsi con quella materia grigia che si nasconde sotto lo strato cutaneo che abbiamo. Ma il sesso e un capitolo a parte. L'amore è una storia lunga e difficile da spiegare, ci hanno provato in molti per anni dai poeti della scuola siciliana ai giorni nostri, ma ancora non riusciamo a capire perché proviamo realmente un suicidio quando una storia finisce. Perché guardiamo ancora le foto di quando eravamo felici e piangiamo e non abbiamo il coraggio di buttarle via? Perché ci fa male pensare a una persona con al quel siamo stati bene e poi ci troviamo ad odiarla perché ci fa soffrire così tanto? Perché mi arrabbio ancora quando parlo della mia ex oppure perché cerco di soffocarla con un'altra donna che non mai esisterà quando so benissimo che fino a quando io per primo non mi stacco da quello che il mio passato non potrò riemergere ed uscire dall'acqua?... Quanto tempo ancora dovrà passare prima di non aver paura a guardare un determinato film o ascoltare una determinata canzone?

Siamo elementi strani nella spiaggia dell'umanità e questo ci rende grandi ed originali, capaci di forti imprese e di soffocare tutto per il nostro successo personale, anche la nostra vita personale è molto a rischio, anzi non riusciamo ad averla una vita personale.


Matteo