Sunday, July 13, 2008

Travaglio e Sgarbi - parte 2















Travaglio e Sgarbi - parte 1

Il nostro governo è messo male... Sgarbi sarà pure inteligente, ma come uomo politico insomma... non lo dico io, ma quello che fa pubblicamente basta guardare questa serie di video...













Ipocrita O Stronzo?

Fatti, persone, luoghi citati sono puramente casulai e senza riferimento a persone ben specificate. Non è una scusante del mio comportamento in una tale e ben specificata situazione, solo una determinata presa di coscienza con me stesso.


i|po|cri|sì|a
s.f.
AU simulazione di buone qualità o di buoni propositi attraverso azioni o atteggiamenti falsamente virtuosi, per ingannare qcn. o per ottenerne i favori: condannare l’i. diffusa, l’i. dei falsi devoti, nascondere qcs. sotto, dietro la maschera dell’i. | comportamento o discorso da ipocrita: non sopporto tutte queste ipocrisie
Varianti: ipocresia

Sembrerebbe la definizione classica e più azzeccata del render inteso come immagine, ma nel linguaggio comune lo possimao intendere con il suo vero senso cioè come una qualità ignobile e despreggiativa verso una persona. Una caratteristica che quando arriviamo a parlare di soldi viene fuori sempre e non capisco come mai io sono sempre naturale e il solito in ogni circostanza. Mi piace aiutare gli altri, fare favore agli amici, portare avanti dei discorsi e attività che magari posso sembrare stupide o fatte tanto per farle o farsi vedere. Il mio rapporto con la vita è particolare e vivo sempre pensando al bene degli altri senza curarmi della mia persona. Mi alzo la mattina con la voglia che quel giorno sia l'ultimo di una lunga serie fatta di conti e di stress da 10 centessimi...

L'ipocrisia è sicuramente un'atteggiamento che odio e che voglio evitare di incontrare sulla mia strada.

strón|zo
s.m., agg.
CO
1 s.m., escremento solido di forma cilindrica
2a s.m., fig., volg., persona stupida o spregevole, spec. come insulto: piantarla alla vigilia delle nozze, che s.!; anche scherz.: dai, non fare lo s.!; anche agg.: un ragazzo s.
2b agg., volg., di atteggiamento, discorso o sim., stupido o spregevole: ragionamenti stronzi, comportamento s.


Apparte la figura solida... sappiamo che il comportamento è peggio di quello che possiamo avere come materia... Qualcuno mi ha sempre consigliato di essere un pochino "stronzo" per il mio stesso bene, di farlo senza cattiveria cosa che non riesco a fare.

ma|lì|zia
s.f.
1a AD inclinazione, naturale o acquisita, a trasgredire le leggi morali o religiose compiendo, con dissimulazione e soddisfazione, azioni perverse che siano di danno al prossimo o indulgendo a vizi e perversioni: la malizia degli uomini | LE azione consapevolmente malvagia, peccato mortale: d’ogne m., ch’odio in cielo acquista, | ingiuria è ’l fine (Dante)
1b AD volontà di commettere il male approfittando della buona fede altrui, disposizione abituale all’inganno, alla simulazione: agire con m.
2 AD consapevolezza di ciò che vi può essere di malvagio o di sensuale in una situazione, spec. dissimulata, compiaciuta o espressa con allusività: ragazza senza m., sguardo pieno di m., discorso ambiguo non privo di m. | estens., furbizia
3a AD piccola cattiveria spesso gratuita
3b AD accorgimento astuto per raggiungere un fine anche illecito: per ottenere quel favore fece ricorso a una piccola m.
4 AD capacità acquisita attraverso l’esperienza: le malizie del mestiere
5 OB condizione di decadimento fisico e morale che può essere contagiosa
6 OB sventura


Non penso di essere malvagio, di augurare il male alle persone e neanche di essere perverso sul mio posto di lavoro. Non tradisco mai la mia etica morale. Odio coloro che sono religiosi e poi sono in grado di fare affermazioni raziali perchè se in un libro c'è scritto "ama il tuo prossimo come se fosse tuo fratello" (vado a memoria, mi è rimasto poco di quel libro che mi hanno fatto lggere e imparare a memoria per anni) allora c'è qualcosa che non quadra... Mio fratello non è solo colui che è stato partorito dalla stessa madre e che ha il mio stesso sangue... è anche colui che ha un dialetto, pelle, lineamenti, cuore... ecc... diversi dal mio. Parliamo tante lingue, possiamo apprenderne molte, cucianiamo diversi piatti, amiamo le stesse donne, viviamo in posti differnti, ma alla fine siamo uguali e tutti noi abbiamo un cuore che batte e il colore del sangue e sempre rosso. Perchè odiarci?

La malizia è stato un altro comportamento che mi hanno consigliato... anche questo senza malignità, senza bisogno di espanderla troppo...

"Il cliente ha sempre ragione"

Quando lavoravo come cassiere o camieriere in una nota catena italiana di ristorazione/fast food questa "legge" valeva perchè il prodotto/servizio che dovevo fornire era quello ed era indiscutibile. Ero obbligato anche alla regola delle "tre esse"...

Saluto: appena arriva il cliente salutalo con eleganza e nella sua lingua o nella lingua internazionale
Sorriso: sorridi sempre anche se hai una scottatura di 2° grado sul braccio o se stai morendo di sonno
Soldi: se rispetti i due punti precedenti guadagni più soldi e la tua azienda guadagnerà prestigio... il tuo stipendio sarà lo stesso, ma avrai fatto un buon lavoro e un giorno te ne saremo grati.

Quanta vaselina mi sono sentito addosso...

In quei due anni ho dovuto sopportare scottature, male alle ginocchia, nausea e ho cambiato molto bevande perchè non erano fredde o pezzi di pizza perchè considerati troppo piccoli dal cliente che non sapeva che venivano tagliati in 4 parti uguali sempre. In alcuni casi nella mia pausa pranzo ho anche dovuto dare informazioni al cliente stesso e non sapete quanto mi seccava visto che avevo finito il mio turno e non vedevo l'ora di andarmene a casa a farmi una doccia per levarmi di dosso l'odore di fritto.

Ora che svolgo un'attività diversa le cose sembrano uguali... non è vero perchè ci sono obbligi si, ma fino ad un certo punto. Se io mi riferisco ad un esperto del mestiere lo faccio perchè posso fidarmi dei suoi consigli e della sua esperienza nel settore. Se vado a comprare una paio di scarpe non ho bisogno di farmi consigliare sul modello migliore, posso avvalermi di un consiglio esterno di una persona che ha più gusto di me. Diverso il discorso se vado a comprare un auto, un computer, uno schermo oppure un servizio come la creazione di un sito web, ad esempio, dove i pareri dell'esperto sono fondamentali perchè in quel settore così tecnico posso essere un deficente (=avere delle carenze). In questi ultimi casi la legge o regola o detto famoso si anulla.

"Chi paga pretende e ha ragione"

Si, se compro una macchina, un oggetto reale o un servizio al suo vero costo reale, non nel caso il servizio sia fatto per piacere personale ad un prezzo scontatissimo. Si può pretendere fino a dove arriva tale capacità in relazione anche al tempo dato... pretendere di più per avere maggiori sconti approfittando della debolezza della persona con la quale si ha un rapporto di lavoro o contrattazione è da ipocriti (per non dire altro). Io non pretendo mai la luna se colui con cui collaboro so che non può darmela e non pretendo che se la inventi... giustamente se pago tale servizio una tantum mi aspetto un servizio di quel valore. Peggio ancora quando tale servizio è preteso con una certa arroganza, rabbia e aggressività che dimostrano che tra le due parti c'è una tensione dovuta o da un periodo teso o da una cattiva educazione della stessa persona.

Chi paga può pretendere un lavoro, ma non può pretendere la vita privata di una persona... non siamo macchine che si accendono e si spengono a comando, siamo semplici persone con ritmi di vita particolari e nessuno potrà mai comprare e obbligarmi a vendere il mio sonno per raggiungere un traguardo che non si può raggiungere. Certo... qui faccio a cazzotti con la mia etica... se un giorno farò un lavoro per la ditta X che è un grosso committente allora posso anche starci e fare due nottate di fila dormendo anche 10 minuti in 2 giorni, ma se si tratta della persona Y che vuole il renderino e sottopagato... le mie ore di sonno mele prendo anche se dormo solo 4 ore me le faccio.

"Mi puoi dare i file di lavoro?"

Si, a pagamento. Solo una volta ho fatto la cazzata di dare i file su cui ho lavorato senza aggiungere una somma al preventivo finale, ma credo di aver fatto bene perchè il pagamento è avvenuto in tempo e il rimborso poteva starci. Solitamente non do mai i file di lavoro in giro perchè:

- il committente può ricrearseli da solo senza poi chiamarmi per altri lavori
- i famosi "segreti" vengono svelati

Li lascio solo nel caso ci sia un accordo prima e non sia io l'unica persona che ci lavora... mi sembra ovvio e chiaro che tutti facciamo così.

Anche se il file originale mi è stato fornito, se non entra in conflitto con la spiegazione sopra citata, non li rilascio.

Quello che vedete voi è un Matteo professionale che aiuta le persone sul forum e a volte può passare come Pierino o Gian Burrasca... sicuramente sapete che quello che so fare lo faccio bene e senza mai metterla nel didietro a nessuno. Qui sbaglio... a volte dovrei essere più egoista.

Mat